giovedì 18 giugno 2015

                                "INSIEME SI FA"

La Comunità capi e i genitori: quale relazione?
Molto spesso, per un normale e buon Capo Scout, pensare a quale relazione avere con i Genitori dei ragazzi che segue può rappresentare un peso, un fastidio, una cosa in più. Ciò avviene perché la concentrazione è sul ragazzo, sulla relazione con lui/con loro, sulle attività che possano essere le più entusiasmanti e formative, per cui è comprensibile avere un’emozione negativa quando ci si deve interfacciare con i genitori. Quando poi questi presentano tutte le loro problematiche, le loro incertezze, i loro dubbi o le loro paure, si rischia anche di sentirli come nemici.
Eppure per capire i ragazzi e i loro comportamenti dobbiamo conoscere almeno un po’ il contesto da cui provengono; se vogliamo proporre attività entusiasmanti dobbiamo avere l’alleanza dei Genitori; se non vogliamo essere criticati, ostacolati, boicottati, dobbiamo essere in grado di saperci relazionare anche con loro.

                                 
 
Impegno per la Formazione
La Comunità Capi può avere un ruolo determinante nell’aiutare i Capi e gli Staff a migliorare nella loro capacità di comunicare agli adulti. Il collegamento con i Genitori riguarda sostanzialmente il “ricevere informazioni” sul ragazzo e il “dare informazione sul ragazzo e sulle attività”.
I momenti da progettare sapientemente sono gli incontri con i genitori di inizio, metà e fine anno, la preparazione delle esperienze forti dei campi estivi e/o invernali e come condividere con loro la nostra "Intenzionalità Educativa".

                                 

Intenzionalità educativa
Per far crescere la consapevolezza del "Valore Educativo del Metodo Scout" perché diventi sempre più intenzionale, è importante che a fronte di ogni attività che si propone si possa definire l’obiettivo educativo chiedendosi:
- Quali capacità del ragazzo sviluppa?
- A quali bisogni del ragazzo risponde?
In questo modo aumenterà la capacità di dare ragione alle nostre scelte educative, perché se siamo consapevoli della portata educativa delle nostre proposte allora siamo anche in grado di trasmetterle ai genitori e ciò favorirà l’alleanza con loro al nostro "Progetto Educativo" e li farà crescere perché
stimolerà anche loro a rispondere ai bisogni dei loro figli.

                                     
                                                    Campo Estivo 2014 Capo Comino
Impegno concreto
Per mantenere un collegamento e un’alleanza con i genitori in occasione di uscite e di campi è importante comunicare (mail) parallelamente al programma delle attività del giorno anche gli obiettivi educativi di quell'attività.
Primo obiettivo è che i genitori partecipino all’incontro. Per favorire questo facciamo in modo che sia sempre il ragazzo al centro.


Tratto da una articolo pubblicato sul n. 6 di "Proposta educativa" - Rivista per gli educatori dell'AGESCI - di Dario Seghi - Psicologo e Psicoterapeuta:

Per saperne di più:    http://www.agesci.it/downloads/proposta_educativa_2.pdf 


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